Come fare
Ingredienti
- 8 mammole
- 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- aglio, mentuccia, prezzemolo, sale e pepe
- 1 limone
Togliete ai carciofi le foglie esterne più dure e il gambo. Dopo averli lasciati per qualche minuto in ammollo in acqua e limone (perché non divengano neri) allargate le foglie e, aiutandovi con un cucchiaino, eliminate il fieno. All’interno di ogni carciofo sistemate uno spicchio d’aglio, qualche fettina di mentuccia e prezzemolo tritato. Salate e pepate. Sistemati i carciofi, a testa in giù, in una casseruola: cospargeteli di olio extravergine d’oliva e di un bicchiere d’acqua. Salate e pepate nuovamente e infornateli a 180ºC per circa mezz’ora.
Difficoltà: media
Tempo di preparazione: un’ora
Indicato per ospiti: spartani
Curiosità da raccontare mangiando
Il prosciutto permette di fotografare la grande varietà e ricchezza gastronomica territoriale dell’Italia: le numerose tipologie dimostrano l’eterogeneità di usi e consuetudini con cui è possibile conservare la zampa di suino. Oltre ai vari prosciutti crudi esiste infatti il cotto: in questo caso le cosce sono disossate, rifilate, condite e cotte con doppia cottura a vapore e alla griglia, poi insaporite con alloro, ginepro, pepe bianco e rosmarino.
A Ladispoli, in provincia di Roma, si coltivano le mammole, ovvero i carciofi senza spine. Grossi e con il capolino quasi rotondo, sono conosciute sin dall’epoca etrusca e romana, quando ne era ricca tutta la zona collinare di Civitavecchia, Tolfa e Cerveteri. Sono un prodotto IGP e vengono coltivate solo nella provincia di Viterbo, Roma e Latina, dove si raccolgono con minuzia, da gennaio sino a maggio inoltrato.
Idea da servire
Prosciutto cotto Il Brace e cuori di carciofo alla romana.