
Da ilgiornaledelcibo.it
Segni Particolari: la crescia sfogliata ha la forma della piadina, ma possiede un impasto più ricco rispetto a quest’ultima, al quale si aggiungono anche le uova.
Accoppiata vincente: secondo la tradizione locale, può essere servita a tavola con pietanze di carne, squacquerone e verdure, ma soprattutto salumi, come il prosciutto cotto Villani.
Cenni storici: imbandiva le tavole della corte dei Montefeltro già nel XV sec. La leggenda narra che il sole, sedotto dalla bellezza di Urbino, un giorno volò tanto in basso da impigliarsi in una delle torri del Palazzo Ducale. Fu la forma infuocata dell’astro e le scintille d’oro che ne cadevano, mentre cercava di liberarsi, ad ispirare una giovane fornaia nel realizzare una focaccia sfogliata, che per la leggera lievitazione e il desiderio di volare in alto, fu chiamata “crescia”.
Provenienza: Urbino
Soste consigliate:
URBINO
Urbino è l’antica capitale del Montefeltro, la cui bellezza è merito del mecenatismo di Federico II da Montefeltro, che lo tramutò in una delle culle del Rinascimento. Da non perdere il Palazzo ducale, eccezionale dimora principesca del Rinascimento, che ospita la Galleria nazionale delle Marche con capolavori come la Flagellazione, la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la Muta di Raffaello Sanzio. Se volete scoprire la città di Urbino scoprendo i suoi volti segreti, partite dalla Fortezza Albornoz, dalla quale si vede la facciata del Palazzo Ducale, e superando la Porta Lavagine passeggerete sul lato est delle mura che circondano interamente la struttura urbana fino a Piola San Bartolo: ecco Palazzo Odasi, il cortile del Monastero di Santa Chiara, gli stretti vicoli e Porta Valbona.
URBANIA
Cinta da mura con baluardi, protetta dal fiume Metauro per tre lati e per l’altro dal fosso Maltempo, Urbania possiede un centro storico dall’impianto regolare, con vicoli lunghi e diritti, simili a un tracciato di epoca romana. Tra i palazzi spiccano il Palazzo del monte di pietà attribuibile a Girolamo Genga e il Palazzo comunale. Da visitare la Cattedrale, la chiesa e convento di Santa Chiara, la chiesa di Santa Caterina, la chiesa e convento di San Francesco e la chiesa dei Morti, che deve il suo nome al cimitero delle mummie posto sul retro. La chiesa è infatti meta di turismo per il curioso fenomeno di mummificazione naturale dei cadaveri (dei secoli XVI e seguenti) dissotterrati nel secolo scorso dall’adiacente cimitero francescano.
MERCATELLO SUL METAURO
Di origine medievale, perfettamente incastonata nella verdissima valle, Mercatello sul Metauro è immersa in un paesaggio ancora integro e armonioso. Particolarmente suggestivo l’antico borgo murato di Castello della Pieve, che si erge su di un rilievo che domina la valle. Da vedere inoltre la chiesa monumentale di San Francesco risalente al XIII secolo, splendido contenitore di una importante pinacoteca, e il Palazzo ducale del XV secolo, attribuito a Francesco di Giorgio Martini.