Segni particolari: si tratta di un pane senza sale, molto simile a quello toscano. L’usanza di non utilizzare sale nell’impasto, trova le sue origini nel periodo della contestazione contro la tassa sul sale, voluta dal Papa Paolo III nel 1531.
Accoppiata vincente: essendo un salame con paprika, l’Ungherese Villani si sposa perfettamente con il sapore “sciapo” del pane umbro. Leggermente affumicato con legno di faggio e aromatizzato con tisane a base di ginepro, chiodi di garofano e rosa canina, questo salame ha sapore intenso e indimenticabile.
Cenni storici: prodotto all’interno delle mezzadrie umbre dove la famiglia contadina panificava per il proprio sostentamento, il pane era realizzato con una doppia lievitazione.
Secondo nome: le forme tipiche sono chiamate file, filette e filoni.
Provenienza: Umbria e Toscana.
Soste consigliate:
MONTELEONE D’ORVIETO
Una porta ad arco, sotto un torrione, porta a questo borgo di impianto medievale, sviluppato sull’antica dorsale. Da qui è possibile ammirare il panorama degli Alti Colli Orvietani. Non perdetevi uno dei più piccoli teatri d’Italia, il Teatro dei Rustici con soli 96 posti, ricavato nei granai dell’antico palazzo del Podestà. Poco più in là è situato il Palazzo Consoli, un edificio di fine Cinquecento. A poca distanza, subito dopo Montegiove, è possibile godere di un paesaggio assolutamente intatto, a base di colline, boschi e qualche casale.
CITTÀ DELLA PIEVE
Situata tra la Valdichiana e il lago di Trasimeno, questa cittadina fu il luogo natale del Perugino: entrati nella cinta muraria è possibile visitare l’oratorio di Santa Maria dei Bianchi dove è situata l’Adorazione dei Magi del 1504, l’opera più importante del pittore. Città della Pieve è anche la cittadina dello zafferano, festeggiato ogni anno nella celebre manifestazione d’ottobre: fin dal 1537, il crocus serviva ai tintori della città per la colorazione giallo oro delle stoffe.
PACIANO
Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, Paciano è immerso in un paesaggio che appare più toscano che umbro, fatto di colline più dolci e terra rossa. È un borgo medioevale, fatto di case in mattoni: la passeggiata può arrivare sino alla torre campanaria del piccolo municipio. A pochi chilometri, si trova Panicale: nell’ex convento di clausura di San Sebastiano, troverete il famoso affresco del Perugino raffigurante il “Martirio di San Sebastiano”.